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Quintodecimo

Storia della Cantina

La cantina Quintodecimo nasce nel 2001 a Mirabella Eclano, nel cuore dell’Irpinia, per volontà del professore e enologo Luigi Moio, una delle figure più autorevoli del panorama enologico italiano. Dopo anni di studi e ricerche sul potenziale dei vitigni autoctoni campani, Moio decide di fondare la sua azienda con l’obiettivo di produrre vini capaci di unire scienza, arte e territorio.
Il nome Quintodecimo richiama l'antico nome latino del paese, sottolineando il legame profondo con la terra. Fin dall’inizio, la cantina si distingue per un approccio rigoroso e visionario: ogni vino nasce da un singolo vigneto, coltivato e vinificato con cura estrema per valorizzare l’identità di varietà come Aglianico, Fiano e Greco.
Oggi Quintodecimo è riconosciuta come una delle eccellenze italiane, capace di produrre etichette di grande finezza, profondità e potenziale evolutivo.

Processo di Produzione

La cantina Quintodecimo, fondata e guidata da Luigi Moio, adotta un processo di produzione vinicola che unisce rigore scientifico, innovazione tecnologica e profondo rispetto per la tradizione e il territorio. La produzione inizia con una viticoltura di precisione, basata su pratiche di agricoltura biologica, senza uso di diserbanti o concimi chimici. Il suolo viene mantenuto fertile tramite tecniche naturali come l’inerbimento e il sovescio. La zonazione aziendale permette di studiare in dettaglio ogni parcella del vigneto per comprendere l’influenza del suolo e del microclima sulla qualità dell’uva. La vendemmia è svolta manualmente, selezionando con cura i grappoli migliori in piccole cassette da 15 kg.

In cantina, ogni varietà e ogni parcella vengono vinificate separatamente, così da preservarne l’identità. Si utilizzano serbatoi in acciaio inox termocondizionati per una fermentazione controllata, e per i vini rossi si attuano macerazioni di 15-20 giorni con follature e rimontaggi mirati per estrarre aromi e colore in modo equilibrato.

La fase di affinamento è fondamentale: i bianchi maturano per circa 8 mesi sui lieviti (di cui 6 mesi dopo l’assemblaggio), mentre i rossi affinano più a lungo, anche in legno, e tutti i vini vengono affinati in bottiglia per almeno due anni in posizione orizzontale, per garantire eleganza e complessità.

Tutto il processo si avvale di impianti moderni e automatizzati, tra cui presse pneumatiche e pompe peristaltiche, che assicurano delicatezza e precisione in ogni fase. L’obiettivo finale è creare vini profondamente espressivi, longevi e capaci di raccontare l’essenza dell’Irpinia in ogni calice.

Info e Curiositá

Una curiosità affascinante sulla cantina Quintodecimo riguarda la creazione di un vigneto ispirato alla spirale di Fibonacci, concepito da Luigi Moio durante la pandemia. Questo progetto unisce scienza, arte e bellezza, realizzando una vigna circolare che segue la famosa sequenza matematica. Situato nel cuore della DOCG Taurasi, il vigneto produrrà 233 casse di vino, un numero che richiama direttamente la celebre sequenza aurea.

Il ricavato di questa produzione sarà destinato alla ricerca scientifica, ma l'iniziativa ha anche un obiettivo culturale: creare occasioni di incontro in cui il vino diventa il centro di una riflessione più ampia sulla verità e sulla conoscenza.

Questa fusione tra scienza, arte e vino testimonia l'approccio innovativo e culturale che caratterizza Quintodecimo.

Riconoscimenti e Premi

  • Opera Wine: selezionata più volte tra i 100 migliori produttori italiani.
  • James Suckling, Robert Parker, Vinous: valutazioni altissime (oltre 90 punti) per molte etichette.
  • Decanter World Wine Awards: medaglie d’oro e d’argento.
  • The WineHunter Award & DoctorWine: premi e menzioni speciali per Taurasi e bianchi come Fiano e Greco di Tufo.
  • Guida Oro Veronelli, Vinibuoni d’Italia, Falstaff: riconoscimenti per l’eccellenza di singole annate.
  • Gilbert & Gaillard: medaglie d’oro per vini rossi e bianchi.