Storia del Martini: come un cocktail leggendario ha preso forma nel 1600

Scopri la storia affascinante del Martini, un cocktail iconico che avrebbe potuto prendere forma già nel 1600. Questo articolo esplora le origini di una delle bevande più apprezzate al mondo, rivelando come i cocktail e i vini prematuri abbiano influenzato il presente.

Le Origini del Martini

La vera e propria nascita del Martini rimane avvolta nel mistero, ma ci sono elementi storici che ci portano verso una sua creazione nel 19° secolo. Nel 1884, O.H. Byron pubblica "The Modern Bartenders’ Guide", dove si menciona il Martinez, un cocktail a base di gin, come un precursore del Martini. Solo quattro anni dopo, il "Bartender's Manual" di Harry Johnson include per la prima volta la ricetta del “Martini Cocktail”. All'epoca, i cocktail erano considerati un modo raffinato per gustare alcolici, un passatempo che i migliori bar del tempo sapevano valorizzare.

I Ingredienti di Base: Gin e Vermouth

Nella sua forma moderna, il Martini è generalmente composto da gin o vodka e vermouth secco, guarnito con un'oliva o una scorza di limone. Tuttavia, già nel 1600 esistevano ingredienti simili: gli inglesi consumavano gin e una prima forma di vermouth insieme. Se solo avessero avuto l'idea di mescolarli!

Purl e Purl-Royal: I Precursori del Martini

Durante i secoli XVII e XVIII, l'alcol era una bevanda comune nel quotidiano degli inglesi, molto più sicura dell'acqua. Uno dei cocktail dell'epoca era il Purl, una miscela di birra calda, gin, zucchero e spezie, considerata un rimedio per i postumi di una sbornia. Grazie a storici come David Wondrich, possiamo capire come esistesse anche una versione più nobile chiamata Purl-Royal, a base di sherry dolce e brandy.

Caratteristiche del Purl-Royal

  • Inizio della bevanda: miscela di birra amara e botaniche
  • Versione più elegante: sostituzione della birra con sherry
  • Collegamento con il vermouth: origine dal termine tedesco “vermut”, per il suo ingrediente principale, l’assenzio

Il Ruolo di Samuel Pepys

Un'importante testimonianza sulla cultura alcolica del tempo ci viene fornita da Samuel Pepys, un politico e scrittore inglese che nel 1663 annotava nel suo diario di aver bevuto gin e vermouth, senza mai pensare di combinarli. L’assenza di mixology all'epoca ha fatto sì che bianchi e amari non si intrecciassero, segnando un'opportunità persa per l'invenzione del Martini.

La Discesa di Purl e la Crescita del Cocktail

Il risultato della non combinazione di gin e vermouth ha portato a un ritardo nell’arrivo del Martini nel panorama dei cocktail moderni. Solo con l'introduzione di Stoughton’s Great Cordial Elixir nel 1690, gli ingredienti hanno cominciato ad evolversi verso il cocktail come lo conosciamo oggi.

Fattori che Hanno Ritardato l'Invenzione del Martini

  • Limitazioni della mixology nel 1600
  • Popolarità di bevande come Purl e Purl-Royal
  • Ritmo lento nell'adozione di nuove miscele nei bar inglesi

Conclusione: Un'Ottima Opportunità Persa

In un mondo dove l’happy hour è la norma e i cocktail sono apprezzati, la storia del Martini ci ricorda quanto sia stratificata la cultura del bere. Chi lo sa, se Samuel Pepys avesse avuto l'intuizione di mescolare Purl-Royal e gin, forse avremmo celebrato secoli di Martini in anticipo. Un brindisi alla storia e a tutte le possibilità che il binomio vermouth e gin ha da offrire!

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